venerdì 16 febbraio 2018

IL GIOCO BUGIARDO. RECENSIONE

TITOLO: Il gioco bugiardo
AUTORE: Ruth Ware
GENERE: Thriller
CASA EDITRICE: Corbaccio
NUMERO DI PAGINE: 429
COSTO EBOOK: 9,99
COSTO CARTACEO: 15,21
LINK ACQUISTO EBOOK.
LINK ACQUISTO CARTACEO. 




SINOSSI 

Il messaggio arriva in piena notte. Solo quattro parole: «Ho bisogno di te». Isa prende con sé la figlia e si precipita a Salten, dove aveva trascorso gli anni del liceo che ancora proiettano le loro ombre su di lei. A scuola Isa e le sue tre migliori amiche giocavano al gioco delle bugie: vinceva chi di loro avesse inventato la storia più assurda rendendola credibile agli occhi degli altri. Ora, dopo diciassette anni, un cadavere è stato ritrovato sulla spiaggia, facendo emergere un segreto terribile. Un segreto che costringe Isa a confrontarsi con il proprio passato e con le tre donne che non ha più visto ma che non ha mai dimenticato. Non è un incontro sereno: Salten non è un posto sicuro per loro, non dopo quello che hanno fatto. È ora che le quattro amiche affrontino la verità. 


RECENSIONE 

Quando ho letto la trama mi sono fiondata subito in libreria per acquistarlo. Non me ne pento, ma... c'è un ma.
Avevo tante aspettative su questo libro e quando mi sono ritrovata a pagina cento mi sono chiesta se avessi fatto bene ad acquistarlo. 
La risposta è ni. 
Quattro amiche e una bugia che si portano dietro da diciassette anni, ma una di loro non ha detto la verità alle altre non rispettando quindi la promessa che si erano fatte da ragazzine.
Isa, Thea, Fatima e Kate. Quattro ragazze che si ritrovano, chi per un motivo, chi per un altro, tutte nello stesso collegio a Salten diciassette anni prima.
Decidono di iniziare questo gioco: il gioco delle bugie, appunto. Mentire ed essere credibili, ma sapere quando è il momento di smettere e sopratutto, regola molto importante, non mentirsi mai a vicenda. 
La storia ruota intorno a questa bugia, un enorme bugia che pesa su tutte loro. 
La loro vita, dopo essere state sbattute fuori dal collegio, è andata avanti. Sono passati diciassette anni da allora: Isa ha una bimba di sei mesi e un compagno, Fatima si è sposata e ha dei figli ed è un medico, Thea continua a bere e a perdere il lavoro come se fosse una cosa normale e Kate è rimasta nella sua casa vicino a Salten, isolandosi da tutto e da tutti.
Il libro inizia con il ritrovamento di un cadere nel Mill, proprio accanto alla casa di Kate e un messaggio arriva a tutte loro con sole quattro lettere: HO BISOGNO DI VOI.
Isa non ci pensa due volte a fare i bagagli e partire, così fanno Fatima e Thea ritrovandosi nuovamente nuovamente tutte insieme. 
I pettegolezzi nel paese non sono cessati e quando vengono riviste tutte insieme i ricordi riaffiorano a galla. 
I disegni che Ambrose, il professore, nonché padre di Kate faceva loro di nascosto, dove vengono ritratte nude, l'espulsione dalla scuola, il cadavere di Ambrose... perché sì, è proprio il suo il corpo che viene ritrovato, ma loro sanno che non c'entrano niente con la sua morte, non sono state loro ad uccidere il professore,  lui si è suicidato, così pensavano loro, ma, ora che sono adulte, capiscono del grave errore che hanno fatto a quindici anni nell'occultare un cadavere. Era per una giusta causa, per non allontanare Kate dal Mill, dalla sua casa, perché ancora non aveva sedici anni. Allora pensavano di salvare la loro amica, promettendosi di mentire e dare la stessa versione nel caso fossero state interrogate, ma non avevano pensato alla coscienza, al peso della loro menzogna e del loro gesto. 
Se qualcuno avesse scoperto che erano state loro a gettare Ambrose nella fossa ricoprendolo di sabbia, cosa sarebbe successo?
Ma non solo: la polizia sospetta di omicidio.
Chi ha ucciso Ambrose? Una di loro quattro ha mentito. Perché?

Mi sarebbe piaciuto che il libro fosse stato scritto in terza persona per avere tutti i punti di vista delle protagoniste, invece è scritto in prima persona dal punto di vista di Isa e in alcune parti ho trovato la narrazione molto lenta, soprattutto quando si parlava del passato delle ragazze, delle loro marachelle e delle loro bugie. In più speravo fosse più psicologico, invece si tratta solo di scoprire perché qualcuna di loro ha mentito e se Ambrose si è suicidato o è stato ucciso. 
Diciamo che non mi ha convinto e coinvolto del tutto. Sì, bella storia, ma non da voto pieno. 
Questo è, giustamente, solo il mio pensiero, un mio giudizio personale quindi prendetelo con le pinze, magari per voi questo libro è il miglior thriller di sempre


3½




Nessun commento:

Posta un commento

L'INSALATA FA INGRASSARE?

Bentornate streghette, l'argomento di oggi è: l'insalata. Ebbene sì, non ci crederete mai ma anche la nostra amata insalatona c...