martedì 20 febbraio 2018

IL SOLDATO DEL BOSS. RECENSIONE

TITOLO: Il soldato del boss
NOME AUTORE: Sarah Gold
CASA EDITRICE: Hot Edizioni
GENERE: Dark Romance
NUMERO DI PAGINE: 206
COSTO E-BOOK:  3,99 
COSTO CARTACEO: 15,00 (in arrivo il mese prossimo)
ACQUISTO E-BOOK 







SINOSSI 
Ha trascorso una vita intera sempre all'erta, guardandosi le spalle a ogni respiro. Da quando ha perso tutto, Leonardo non prova più niente: nessuna pietà, nessun sentimento. Ora tutti temono lui, soldato di un boss della mafia palermitana, che con un solo sguardo sa incutere terrore. Pericoloso, arrogante, indomito, bastardo ma decisamente sexy e abituato a ottenere tutto ciò che vuole, è deciso a portarsi a letto Lucrezia, vedova del clan nemico, all'apparenza una preda facile per chi vorrebbe impossessarsi degli affari della famiglia. Lei diventa la sua ossessione e la sua condanna, perché non può permettersi debolezze se vuole sopravvivere in quell'ambiente. Ma il desiderio di possederla diventa ogni giorno qualcosa di più, in grado di sciogliere la freddezza del suo cuore. Lucrezia non è solo una tentazione al peccato, è un amore impossibile ma incapace di essere combattuto.

Quanto vale la tua vita se la metti nelle mani di un uomo pericoloso?
Quanto sei disposto a rischiare per amore?

Una passione selvaggia, un desiderio incontenibile... 

Inganni, tradimenti, segreti, vendetta, crudeltà, dominio... 

Sensualità, intrighi e passione... è un peccato non leggerlo!  


RECENSIONE 

Di questo libro ne ho visto parlare tanto su Facebook.
Mafia sì, mafia no, ma che libri ci stanno in classifica, ma che messaggio passa... insomma, brutte persone.
Quello che mi domando io è: sono libri, si può sapere che volete? Quindi anche chi scrive thriller con protagonisti dei pazzi assassini, non dovrebbe pubblicarli perché passa un messaggio sbagliato? 
Sono rimasta un po' allibita e scioccata di fronte a certi commenti.
Avete letto bene il libro? Perché appena si parla di mafia partite in quarta e via con le recensioni negative. 
Insomma, quando leggete qualcosa e intendo qualsiasi cosa, capite bene il messaggio che passa, perché alcune di voi sono veramente andate fuori pista.
Lucrezia è una donna all'apparenza forte perché così deve farsi vedere, non può crollare, non può cedere...
Il matrimonio che è stata costretta a portare avanti fino alla morte di suo marito era solo per essere protetta, ma dopo il funerale, molte persone "fedeli" hanno iniziato a voltarle le spalle perché, per l'appunto, è una donna e le donne non possono comandare. 
Lucrezia, però, non si fa mettere i piedi in testa da nessuno e decide di portare avanti a tutti i costi ciò che il suo defunto marito aveva costruito. 
Non può fidarsi di nessuno se non di se stessa e quando incontra Leonardo, che fa parte di un altro clan mafioso, si scontrano, si odiano, non si sopportano ma l'attrazione tra di loro è troppo alta per non fingere interesse l'uno per l'altra.


Il suo fiato mi bruciò la guancia, mentre un tocco lieve, ma pesante come piombo mi marchiava la pelle. 


Ma Leonardo è veramente chi dice di essere? 

Lo stile dell'autrice ti porta a stare col fiato sospeso fino alla fine quando poi tutto viene spiegato. 
Ho amato l'intreccio che ha saputo costruire Sarah in questo libro così come ho amato i personaggi principali.
Un libro ben scritto, ben strutturato e grammaticalmente corretto. 
La storia narrata non è quella che tutti pensano, non è un inno alla mafia o chissà cosa. 
Lucrezia e Leonardo sono due personaggi forti, ben caratterizzati anche psicologicamente e le loro scelte, seppur non sempre mi sono ritrovata d'accordo, le ho comunque comprese. 



 Restai un attimo a contemplarla, lasciando deliberatamente scorrere lo sguardo sul suo corpo. Immaginavo di sfilarle il vestito per poter scorgere il suo corpo nudo in ogni morbida curva. Volevo farla gemere contro di me, spingerla a terra e sentirla mia. 



Sarah è riuscita a descrivere in maniera molto comprensibile la vita di Lucrezia, le sue scelte, i suoi sentimenti contrastanti.


Conficcai le unghie nei palmi delle mani.
«Contattali tutti, ma per cercare alleanze».
Mi fu accanto in un istante, a dispetto degli anni e della gamba lievemente claudicante. L’avevano sempre chiamato u zoppu, da che avevo memoria.
I miei occhi incontrarono i suoi con sicurezza. Qualcosa mi si stava gonfiando nel petto. Non sapevo se si trattasse d’orgoglio o di follia. Era fatta. Dopo tanto tormento la mia decisione era infine presa.
«Cosa vuoi dire?», chiese in un sibilo di sconcerto.
«Hai capito, zio. Guiderò io la famiglia. Sono l’erede di Antonio, sua moglie; nessuno avrà niente da ridire».
«Una donna sei! Na fimmina si!» Lo scandì, in dialetto. E quella parola, fimmina, suonò come un insulto alle mie orecchie.
Mi voltai a fronteggiarlo, le mani posate sui fianchi.
«Hai detto tu che ho una bella testa, giusto? Allora sono perfettamente in grado di prendere la guida del clan. Forse posso farlo anche meglio di un uomo». 



Ero un’assassina, seppure solo di riflesso. 

Non posso che fare i miei complimenti all'autrice per aver scritto questo libro ed essere riuscita a farmi appassionare alle sue parole.
Acquisterò sicuramente altri libri di quest'autrice. 

5

Vi consiglio quindi di leggere Il soldato del boss :)

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