martedì 26 dicembre 2017

RECENSIONE DIE PARTY

Buongiorno streghette e bentornate nel mio blog ;) 
Siete tutte in fermento per questi giorni che precedono il Natale? La cena da organizzare, gli ultimi regali da incartare e quel qualcosa che ci scordiamo sempre ma, puntualmente, non ricordiamo mai cosa ci stiamo scordando... succede anche a voi? 
Lo stress delle feste... ah, altro che ferie, pace, "finalmente mi rilasso un po' e mi alzo tardi la mattina" eh, col cavolo! 
Si lavora pure nelle festività. E vai a trovare i parenti e il pranzo della vigilia qui e la cena della vigilia lì; e il pranzo di Natale là, e la cena di Natale qua! Le abbuffate in famiglia, dove parenti che non vedi per un anno intero, praticamente te li ritrovi in mezzo ai piedi per giorni e giorni e capisci perché per un anno non vi siete visti!Per non parlare del mal di testa che arriva come un calcio rotante di Chuck Norris e di quei simpatici rotolini di ciccia che si accumulano allegramente sui fianchi e sul sedere...
Insomma, ci vorrebbero altre due settimane di ferie dopo le feste natalizie perché ci vuole davvero tanta pazienza a sopportare CERTE persone.
(Si vede che sono un attimo elettrizzata da tutto questo caos natalizio?)
Oggi, però, non sono qui a fare il GRINCH della situazione, ma voglio parlarvi di un libro, un  racconto lungo, uscito proprio oggi.
Ebbene sì, l'ho letto in meno di un'ora perché sono davvero pochissime pagine.
Parliamo di Die Party, di Silvia Castellano nella collana Starlight di PubMe gestita da Jessica Maccario.

Ci tengo a precisare che il racconto è stato acquistato dalla sottoscritta, non ho ricevuto nessuna copia omaggio per recensirlo, l'ho voluto acquistare io perché m'interessava leggerlo ;) 


TITOLO: Die party
AUTORE: Silvia Castellano
EDITORE: Starlight-PubMe
PAGINE: 55
DATA DI USCITA: 23 dicembre 2017
PREZZO E-BOOK: 1,49
LINK ACQUISTO E-BOOK. 




SINOSSI

“Sei pronto per la festa più pericolosa dell’anno?”
Tutti conoscono il “Die Party”, la festa più apprezzata dell’anno. Molti si stanno organizzando per andarci, ma a Lyla non interessa trascorrere la vigilia di Natale in un posto in cui ci sarà tutta la scuola. Con un nome così non le sembra nulla di originale e ha già i suoi problemi con Alex, alias Mister Arroganza, colui che sarebbe in grado di spezzarle il cuore in pochi attimi. Ma Jan, il suo migliore amico, sa essere molto persuasivo e Lyla si ritrova suo malgrado a varcare la soglia del locale.
Quella che si preannunciava come una normale festa tra ragazzi, diventerà a poco a poco il party più pericoloso dell’anno.
Un segreto si annida tra quelle pareti, ma le carte non sono ancora state svelate...
E tu, aprirai quella porta?



RECENSIONE 

Questa sinossi è stata scritta davvero molto bene, quindi complimenti, perché mi ha davvero incuriosita e quando l'ho letta ho subito pensato "oooooookaaaaay, questo libro dev'essere mio" e ho atteso l'uscita con trepidazione, lo ammetto. 
Sono rimasta un po' delusa quando ho visto il numero di pagine, ammetto anche questo, speravo fosse un romanzo, ma se un'autrice è in gamba poco importa la lunghezza del libro in questione.
Questo racconto parte proprio bene, scrittura bella, come piace a me, non pesante, non sempliciotta, ma una scrittura che cattura, rapisce e mi sono proprio beata pensando FINALMENTE UN BEL LIBRO e stica**i se è corto. Perché non sono una di quelle persone che stanno lì a cercare il pelo dell'uovo e mettono una recensione negativa anche per una virgola fuori posto.
Certo, se il libro in questione è mitragliato di errori allora ci sta, ma non è questo il caso perché la scrittura di Silvia è curata, descrittiva, sei dentro insieme a Lyla e Jan. Sei lì con loro, mangi anche tu l'insalatina con Lyla e cerchi anche tu di svegliare Jan a sberloni per evitare che esca con Patricia, la snob della situazione che vuole solo prendere in giro il nostro povero nerd e Lyla ci prova in tutti i modi a fargli aprire gli occhi, ma lui niente, giustifica qualsiasi cosa, qualsiasi comportamento, frase, gesto, tutto di questa ragazza superficiale e posso ben capirlo, quando si è cotti a puntino, fino a quando non ci sbatti bene la testa, non capisci fino in fondo di che persona ti sei innamorato!

Guardai Jan con compassione. Aveva una cotta per Patricia dall'inizio dell'anno e pendeva letteralmente dalle sue labbra. Qualsiasi cosa lei dicesse era sacrosanto e il mio povero amico innamorato non metteva in dubbio nulla. Se Patricia avesse annunciato che era in grado di volare, lui ci avrebbe creduto di sicuro.

Jan, nel frattempo, cerca di convincere Lyla ad andare a questo "famoso" party e alla fine riesce a convincere la nostra protagonista nonostante non sia così entusiasta, ma per il suo amico questo e altro.
Di lei si sa ben poco, l'autrice accenna qualcosa ma senza svelare troppo e da una parte aumenta la curiosità (almeno a me è successo così) verso il suo personaggio perché, diciamocelo, è un po' misteriosa.
E poi c'è Alex. 
Alex è il bello e dannato, quello che in tutti i libri ci fa disperare (non solo a noi ma anche alla protagonista) ma anche sospirare. Quel personaggio a cui daremo volentieri dei ceffoni, ma da cui ci faremmo baciare con passione. Ecco, Alex è il classico bad-boy della situazione e la nostra protagonista non può che avere una super cotta per lui (come biasimarla).


Ci eravamo baciati diverse volte negli ultimi anni e una volta ci eravamo persino spinti oltre. Era tutto nato per scherzo, ma poi mi ero presa una cotta per lui e avevo cominciato a farmi delle aspettative.
Peccato che Alex non fosse il tipo di ragazzo a cui interessavano le relazioni serie, quindi ogni mia speranza che le cose cambiassero era rimasta vana. 

Okay, Alex è veramente stro**o, ne sono consapevole pure io, ma poi si riscatta verso la fine. 
In ogni caso, la storia si concentra su Lyla e su questo party con cui va col suo amico nerd, Jan, solo perché lui vuole "conquistare" la snob Patricia.
Prima dell'entrata in questa, presumo, discoteca, il buttafuori lascia un timbro sulla mano e (badate bene che questa parte è mooooolto importante) ad alcuni lascia una N mentre ad altri una U. 
Non si capisce bene il motivo di questa scelta (ancora, in realtà, non sono riuscita a capirla e sono davvero curiosa di sapere che stava a significare la N) ma ci pensa la nostra super-eroina Patricia a svelarci il significato della lettera U "The ultimate"- Il top, il massimo!
La simpatia di questa ragazza supera l'infinito, davvero. Personaggio davvero odioso, ecco, in questi casi la morte è l'unica soluzione!! 
In ogni caso, stiamo già arrivando al punto clou della storia. Il party. 

Ma cosa c'è di tanto misterioso in questo party, perché tutti lo conoscono?
Ma sopratutto: cosa c'è dietro la porta nera? La stessa porta dove spariscono Jan e Patricia (e non è per pomiciare forte)?
Qual è questo mistero?

Devo ammettere che l'autrice, con il suo stile di scrittura, è riuscita a catturare completamente la mia attenzione se poi c'è anche del mistero, meglio ancora! Ma, c'è un ma... tutto ciò che accade dopo, ovvero quando il lettore scopre ciò che c'è dietro questa porta nera, mi ha lasciato un po' perplessa, un po' con l'amaro in bocca, se devo essere sincera.
Non mi ha convinto al cento per cento, avrei preferito altro e avrei sviluppato meglio un po' tutto (sopratutto questa parte, quella fondamentale, quella che fa decidere al lettore se un libro merita o no) perché, forse, cinquantacinque pagine, sono poche per raccontare al meglio questa storia.
Non posso dirvi di preciso cosa non mi sia piaciuto perché farei uno spoiler enorme e rovinerei la lettura a chi ha già acquistato il romanzo e deve ancora leggerlo o chi vorrebbe acquistarlo.
Questa scelta dell'autrice non l'ho capita e ancora ora, dopo ore dalla fine della lettura, continuo a chiedermi: ma perché? 
Va bene volersi distinguere, voler creare qualcosa di nuovo, ma questo, davvero, non lo comprendo.

Quindi, ricapitolando: il racconto mi ha catturato da subito, l'ho letto in meno di un'ora, ma la parte clou non mi ha convinto, mi ha un po' deluso.
Avrei sicuramente dato cinque stelline perché non ci sono errori grammaticali (e non è cosa da poco), c'è questo alone di mistero che si percepisce già dalle prime pagine e che a mano a mano che si prosegue la lettura aumenta (ed è una cosa che stra amo nei romanzi, riuscire a incuriosire il lettore senza farlo annoiare dopo la seconda riga), ma poi... scivolone (per me, ovvio! Poi magari un'altra lettrice legge questo libro e le piace da matti, insomma, i gusti sono gusti e io sto esprimendo un mio parere personale) quindi non mi sento di dare cinque stelle per questo motivo. 
La parte clou deve sorprendere il lettore in positivo e non in negativo perché io mentre leggevo ho esclamato: "ma che cos...???? (con tremila punti di domanda)" quindi il mio voto finale è:

3½

 
Se volete sapere cosa non mi ha convinto e sopratutto cosa c'è dietro questa famosa porta nera, non vi resta che acquistare il romanzo e leggerlo ;) 
Esatto, non ve lo sconsiglio, ve lo consiglio perché quello che non piace a me, potrebbe sempre piacere a voi :) 
Quindi buona lettura e in bocca al lupo a Jessica per la sua collana e a Silvia per il suo libro.






 

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