Buongiorno, streghette!
Ho appena terminato la lettura di
Amore illegale, il primo volume
della Sexy Lowyers Series di Emma Chase. Avevo già letto i suoi
precedenti romanzi e li avevo trovati tutti quanti stupendi, pieni di passione
e ironia, ingredienti che, per una lettrice come me, sono fondamentali.
Editore: Newton Compton
Formato: e-book e cartaceo.
Pagine: 278
Data di uscita: 25 giugno 2015
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Trama
Da bravo legale Stanton Shaw sa come mantenere un atteggiamento freddo e distaccato. Con il suo sorriso disarmante e degli occhi verdi che possono stendere, è un uomo a cui è difficile resistere. Tutti gli appartenenti al sesso maschile vorrebbero somigliargli mentre tutte le donne vorrebbero essere interrogate da lui. Stanton è un tipo con le idee chiare e un obiettivo in mente, e tutto sta procedendo secondo i suoi piani… Fino al giorno in cui riceve un invito al matrimonio della sua storica fidanzata e madre della sua amatissima figlia di dieci anni. Jenny si sta davvero per sposare con qualcuno, ma la notizia è che quel qualcuno non è lui. E questo, sicuramente, non faceva parte dei suoi piani. Sofia Santos è molto determinata, si è ripromessa di diventare l’avvocato penalista più temuto dai tribunali di tutto il Paese e non ha certo tempo da perdere in relazioni o sciocchezze sentimentali. Ma quando Stanton, il suo “amico dalle strabilianti prestazioni”, implora il suo aiuto, accetta di andare con lui – in un posto dimenticato da dio, in Mississippi – e fare tutto il possibile per aiutarlo a riconquistare la donna che ama. La testa le dice che è una pazza… ma il cuore sembra parlare un’altra lingua.
L'autrice
Emma Chase
Nonostante sia l’autrice della Tangled Series, è una moglie fedele e una madre premurosa. Al primo capitolo Non cercarmi mai più (ma resta ancora un po’ con me) sono seguiti Cercami ancora, Io ti cercherò, Tu mi cercherai e l’extra Dimmi di sì (solo in ebook). I suoi libri sono pubblicati con enorme successo in 22 Paesi. Amore illegale è il primo capitolo della nuova serie Sexy Lawyers.
Recensione
Quando ho iniziato a leggere la storia di Stanton Shaw, brillante avvocato dalle origini del Sud, del Mississippi, il mio cuore ha perso un battito perché ho avuto il piacere di ritrovare, anche se per brevi dialoghi, Drew Evans, protagonista della Tangled Series, qui in qualità di amico del nostro avvocato. La storia è narrata in prima
persona, con due punti di vista. Abbiamo il nostro splendido avvocato con gli
occhi azzurri, capelli biondi e il fascino che riesce a convincere le giurie
durante i processi, e la bellissima Sofia Santos, dai tratti latini.
Lei è una donna sicura di sé,
dedita alla carriera anche se nell’ultimo periodo è anche colei che scalda più
del solito il letto del suo collega.
Mentre Stanton si allontana,
resto ferma sulla strada a guardare finché la sua macchina non sparisce. Una
fitta di… qualcosa sboccia nel mio petto. E mi ritrovo ad annusare la
maglietta. Di nuovo. Non va bene.
La situazione non è semplice.
Stanton pur essendo un uomo all’apparenza libero, in realtà in Mississippi ha
la sua famiglia e non parlo solo di una madre e di un padre o dei suoi strambi
fratelli e sorelle. Lì c’è Jenny e Presley, la loro bambina. Nel prologo del
romanzo ritroviamo Stanton e Jen, quest’ultima in attesa, che rifiuta una
proposta di matrimonio e spinge il ragazzo a seguire la sua passione, i suoi
studi in legge dicendogli che l’aspetterà. In effetti le cose vanno in questo
modo, Jen è di Stanton e lui è di lei, ma solo quando sono lì, insieme, in
quella terra del Sud. Diversamente, convengono che ognuno è libero di avere
storie e rapporti e questo Sofia lo sa, conosce ogni cosa di Stanton Shaw e l’accetta
senza farsi strane idee.
Cosa succede però quando l’invito
del matrimonio di Jenny arriva tra le mani di Stanton?
Lui torna a casa e porta con sé
Sofia, convinto che questa donna, in grado di tenergli testa e aiutarlo anche
durante i processi a mantenere la calma, possa essergli d’aiuto. Stanton ha
tutte le intenzioni di convincere la sua Jenny a non sposare un altro uomo, è
deciso ad andare fino in fondo ed è cieco, non vedo quello che gli sta accanto.
«JD vuole mettere su casa con
me, una famiglia, un matrimonio, tutte le cose che tu non hai mai fatto». Serro
i pugni, i muscoli degli avambracci gonfi. E non riesco a decidere se sia
meglio baciarla o prenderla a calci in culo. «Tu e Presley siete la mia famiglia.
E io ti avrei sposato dieci anni fa. Te lo dissi, proprio qui, in questo
maledetto posto!». «Volere e avrei sono due cose diverse». «Tu mi hai detto di
andare!», urlo, puntandole un dito contro. «Tu mi hai detto di partire! Per
noi, per il nostro futuro, la nostra famiglia».
Jenny è il personaggio che ho
odiato più di tutti, l’ho trovata falsa e meschina, nonostante possa essere una
brava ragazza, una brava madre, un’ottima amica, ma lei resta, dopotutto, quella
che ha generato il caos dall’inizio, quella che ha messo in discussione ogni
cosa.
Emma Chase ci mostra una storia
vera, ci mostra uno scenario di vita quotidiana, le famiglie allargate che
sempre più spesso prendono piede a casa dei matrimoni che falliscono e ai nuovi
che arrivano per ripristinare gioia ed equilibrio, lì dove si erano create delle
falle. Non è semplice affrontare e trattare certi argomenti e apprezzo davvero
il modo attraverso il quale l’ha fatto l’autrice, mostrando al lettore e
lasciando a quest’ultimo un messaggio, quello di non arrendersi, di guardarsi meglio attorno, di vivere il presente e apprezzare le persone che ci restano sempre accanto, sia nei momenti belli che in quelli brutti, e di non fossilizzarci sul passato.
«Ci sono tanti tipi d’amore, Stanton. Il nostro è quello che genera il
legame migliore, quello che durerà per tutta la nostra vita. Ma non è quello da
matrimonio». «Non è vero». Le prendo il viso fra le mani. «Sono innamorato di
te, Jenny». Lei ha gli occhi asciutti, ma le lacrime nella voce. «No, non lo
sei. È un’eco. Di quello che eravamo, delle promesse che ci siamo fatti, della
passione che avevamo. Ma un’eco non è reale. Non puoi costruirci sopra una
vita. È soltanto il ricordo di un suono».
In questa storia ci sono tutti gli ingredienti che rendono bello ed
emozionante un libro, la Chase ha confermato la bravura della sua penna, il suo
saper essere maliziosa, ironica e, per ultimo, riuscire a regalare emozioni. Mi
congratulo anche con la casa editrice per l’ottima traduzione e il lavoro di editing
fatto bene che hanno reso piacevole la lettura.
Bellissimo
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